Il naturale è la soluzione?
Un ritorno alle fibre naturali sembra essere la soluzione ideale. In parte sicuramente lo è. D’altro canto, va considerato che anche la coltivazione di fibre naturali come il cotone presenta criticità. L’uso di fertilizzanti, il grande consumo di acqua, l’impoverimento dei suoli a causa delle monocolture e la competizione con le coltivazioni alimentari sono problemi che non possono essere trascurati.
Le emissioni dell’industria della moda contengono 1,7 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno, con la previsione di un aumento di oltre il 50% nel prossimo decennio. A proposito di acqua, mentre un paio di jeans richiede 3,8 metri cubi di acqua per la produzione, secondo stime delle Nazioni Unite tra l’80 e il 90% dell’acqua utilizzata in questa filiera viene utilizzata e reimmessa in natura senza alcun trattamento o controllo. Producendo gravi danni ambientali e alla salute umana.
E gli aspetti sociali?
Abbiamo già visto in un SustainabiliTALKS© precedente gli aspetti critici della filiera moda rispetto agli aspetti sociali, legati alla sicurezza sul luogo di lavoro, al lavoro minorile, alle condizioni economiche e sociali dei lavoratori. In molte parti del mondo, e qui parliamo di una filiera estesa su tutto il pianeta, i lavoratori dell’abbigliamento, operano in condizioni completamente inaccettabili.
Non fanno eccezione anche grandi marchi, con marginalità che permetterebbero ben altri salari e condizioni di sicurezza. Ma “lontano dagli occhi lontano dal cuore”, si dice. Dunque ancora molto spesso al consumatore sfuggono questi aspetti.
Nuovi modelli di business
Ma in questo quadro, come spesso accade, la Sostenibilità porta una ventata di innovazione e idee per le soluzioni. Oggi sono in corso molte innovazioni sia nelle fibre, che nei processi produttivi. Tuttavia, una delle sfide più interessanti è forse quella del cambiamento dei modelli di business.
Dall’eccesso del modello “fast”, in cui si presenta quasi una “collezione” alla settimana, per indurre un consumo sfrenato, stiamo assistendo alla sperimentazione di modelli di business basati sul riciclo di capi di seconda mano o addirittura esperimenti di servitizzazione dell’abbigliamento, come di altri prodotti tessili (arredamento).
Forse saranno proprio nuovi approcci alla generazione di Valore da parte delle imprese, che riducano la necessità di aumentare continuamente la produzione, che potranno avviare il settore tessile-moda-abbigliamento verso una nuova stagione di maggior sostenibilità. E vincere le sfide della moda verso la sostenibilità.
Parliamone con l’esperto
Lo stile che vogliamo utilizzare nei SustainabiliTALKS© è di una chiacchierata intima, pur se svolta in pubblico. Vogliamo mettere sul tavolo domande e riflessioni che aiutino ad andare al cuore dei problemi più scottanti della transizione alla Sostenibilità e allo Sviluppo Sostenibile. Questo è l’obiettivo anche di questa puntata.
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Inoltre, per chi volesse assistere al video, la registrazione è disponibile su Youtube e sulla pagina Linkedin di Exsulting.