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Le comunità energetiche alla svolta: 36° podcast SustainabiliTALKS©

Le comunità energetiche alla svolta sono il tema del 36°podcast dei SustainabiliTALKS©  .

Uno strumento per lo sviluppo delle rinnovabili

Le comunità energetiche sono uno degli strumenti più innovativi previsti dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE) per l’aumento della quota di produzione di energia, e di consumo finale lordo, da fonti rinnovabili.

Accolte nell’Ordinamento italiano con il decreto “Milleproroghe” 162/2019, la burocrazia si è messa in moto emanando una serie di provvedimenti che avrebbero dovuto servire a far decollare questo strumento, molto valorizzato e molto atteso.

Cosa sono le comunità energetiche

Vediamo velocemente, senza pretesa di esaurire l’argomento, cosa s’intende quando si parla di comunità energetiche.

In poche parole, si tratta di un insieme di soggetti che si uniscono per condividere sia la produzione che il consumo di energia. Divengono come si dice “prosumer“: produttori e consumatori al contempo. Può trattarsi dei condomini di un palazzo, privati o piccole/medie imprese, enti pubblici: la varietà dei soggetti è ampia. Può trattarsi degli abitanti di un borgo, di una rete di aziende agricole… L’importante è il ruolo di “prosumer” e la condivisione dell’energia.

Proprio sulla base della condivisione dell’energia le comunità energetiche possono anche accedere a incentivi, tramite il GSE, relativi appunto alla quota di elettricità condivisa. Quella in eccesso all’uso può essere ceduta tramite il GSE alla rete nazionale. Oppure immessa in sistemi di accumulo.
L’energia prodotta può provenire o meno da un impianto di proprietà. Può essere messo a disposizione in vario modo da uno o più soggetti.

Democratizzazione in ritardo

Le comunità energetiche, insomma, sono uno strumento molto potente per democratizzare la produzione di energia. Con risvolti sia sulla quota di rinnovabili utilizzata nel Paese, sia sui costi sia, osiamo dirlo, sull’esercizio di pratiche di condivisione molto importanti nella nostra società.

In realtà, come testimonia il rapporto pubblicato da Legambiente a Ottobre 2021, l’effetto reale di democratizzazione della produzione di energia è ancora evanescente. Le comunità energetiche non sono affatto favorite dal nostro quadro normativo e soprattutto amministrativo.

Secondo il rapporto, delle 100 comunità energetiche mappate a Giugno 2022 pare che solo 16 siano arrivate a completare l’iter di attivazione con il GSE ed essere dunque operative. E che solo 3 abbiamo ricevuto gli incentivi statali dovuti.

Eppure dovrebbe essere interesse prioritario dei governi italiani spronare lo sviluppo delle comunità energetiche. Così come di tutte le innovazioni che portano soluzioni sostenibili ala sfida energetica, a quella ambientale e a quella dell’occupazione. Visto che le comunità energetiche, come il mondo delle rinnovabili e dell’economia sostenibile, portano notoriamente sviluppo e nuova occupazione.

La consultazione pubblica: una svolta?

A questo punto è emersa la novità, promossa dall’attuale Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – un nome a dir poco bizzarro. Si tratta di una consultazione pubblica per condividere logiche e contenuti del prossimo decreto sulle comunità energetiche. L’obiettivo? Auspicabilmente di arrivare a un documento largamente condiviso e utile al rilancio delle comunità energetiche. Per giungere finalmente allo sblocco di questo importante strumento.

Per ora i pareri degli operatori di settore non sono molto favorevoli al documento alla base della consultazione. Ma la partita forse va giocata. Questo è sicuramente uno dei temi che tratteremo nel prossimo SustainabiliTALKS©, proprio in vista del termine per la consultazione che sarà il 12 Dicembre.

Parliamone con l’esperto
In questo podcast dei SustainabiliTALKS©  l’ospite del nostro CEO Federico Fioretto è il Dott. Leonardo Setti, Ricercatore presso il Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” dell’Università di Bologna. Autore di numerose pubblicazioni e ideatore del Centro per le comunità Solari, un’associazione privata senza scopo di lucro, spin-off dell’Università di Bologna, nata nel 2015 con il compito di studiare e sviluppare strumenti utili per accompagnare le famiglie nella transizione energetica verso un Mondo Solare cioè alimentato da energia rinnovabile. Con lui infatti affronteremo il tema delle comunità energetiche.

Lo stile che vogliamo utilizzare nei SustainabiliTALKS© è di una chiacchierata intima, pur se svolta in pubblico. Vogliamo mettere sul tavolo domande e riflessioni che aiutino ad andare al cuore dei problemi più scottanti della transizione alla Sostenibilità e allo Sviluppo Sostenibile. Questo è l’obiettivo anche di questa puntata.

L’episodio è disponibile sul canale dei SustainabiliTALKS© di Apple podcast, Spotify, Spreaker, Google podcast, Anchor e Pocket Casts.

Inoltre, per chi volesse assistere al video, la registrazione è disponibile sul canale Youtube  di Exsulting.

 

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Embedded Sustainability Index® è uno strumento di valutazione e supporto al progresso dell’Impresa verso la Sostenibilità e l’Economia Circolare.
È basato su 36 fattori correlati agli standard internazionali più significativi per definire la capacità di un’Organizzazione di sviluppare con successo strategie di Sostenibilità Integrata.

Le comunità energetiche alla svolta sono il tema del 36°podcast dei SustainabiliTALKS©  .

Uno strumento per lo sviluppo delle rinnovabili

Le comunità energetiche sono uno degli strumenti più innovativi previsti dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE) per l’aumento della quota di produzione di energia, e di consumo finale lordo, da fonti rinnovabili.

Accolte nell’Ordinamento italiano con il decreto “Milleproroghe” 162/2019, la burocrazia si è messa in moto emanando una serie di provvedimenti che avrebbero dovuto servire a far decollare questo strumento, molto valorizzato e molto atteso.

Cosa sono le comunità energetiche

Vediamo velocemente, senza pretesa di esaurire l’argomento, cosa s’intende quando si parla di comunità energetiche.

In poche parole, si tratta di un insieme di soggetti che si uniscono per condividere sia la produzione che il consumo di energia. Divengono come si dice “prosumer“: produttori e consumatori al contempo. Può trattarsi dei condomini di un palazzo, privati o piccole/medie imprese, enti pubblici: la varietà dei soggetti è ampia. Può trattarsi degli abitanti di un borgo, di una rete di aziende agricole… L’importante è il ruolo di “prosumer” e la condivisione dell’energia.

Proprio sulla base della condivisione dell’energia le comunità energetiche possono anche accedere a incentivi, tramite il GSE, relativi appunto alla quota di elettricità condivisa. Quella in eccesso all’uso può essere ceduta tramite il GSE alla rete nazionale. Oppure immessa in sistemi di accumulo.
L’energia prodotta può provenire o meno da un impianto di proprietà. Può essere messo a disposizione in vario modo da uno o più soggetti.

Democratizzazione in ritardo

Le comunità energetiche, insomma, sono uno strumento molto potente per democratizzare la produzione di energia. Con risvolti sia sulla quota di rinnovabili utilizzata nel Paese, sia sui costi sia, osiamo dirlo, sull’esercizio di pratiche di condivisione molto importanti nella nostra società.

In realtà, come testimonia il rapporto pubblicato da Legambiente a Ottobre 2021, l’effetto reale di democratizzazione della produzione di energia è ancora evanescente. Le comunità energetiche non sono affatto favorite dal nostro quadro normativo e soprattutto amministrativo.

Secondo il rapporto, delle 100 comunità energetiche mappate a Giugno 2022 pare che solo 16 siano arrivate a completare l’iter di attivazione con il GSE ed essere dunque operative. E che solo 3 abbiamo ricevuto gli incentivi statali dovuti.

Eppure dovrebbe essere interesse prioritario dei governi italiani spronare lo sviluppo delle comunità energetiche. Così come di tutte le innovazioni che portano soluzioni sostenibili ala sfida energetica, a quella ambientale e a quella dell’occupazione. Visto che le comunità energetiche, come il mondo delle rinnovabili e dell’economia sostenibile, portano notoriamente sviluppo e nuova occupazione.

La consultazione pubblica: una svolta?

A questo punto è emersa la novità, promossa dall’attuale Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – un nome a dir poco bizzarro. Si tratta di una consultazione pubblica per condividere logiche e contenuti del prossimo decreto sulle comunità energetiche. L’obiettivo? Auspicabilmente di arrivare a un documento largamente condiviso e utile al rilancio delle comunità energetiche. Per giungere finalmente allo sblocco di questo importante strumento.

Per ora i pareri degli operatori di settore non sono molto favorevoli al documento alla base della consultazione. Ma la partita forse va giocata. Questo è sicuramente uno dei temi che tratteremo nel prossimo SustainabiliTALKS©, proprio in vista del termine per la consultazione che sarà il 12 Dicembre.

Parliamone con l’esperto
In questo podcast dei SustainabiliTALKS©  l’ospite del nostro CEO Federico Fioretto è il Dott. Leonardo Setti, Ricercatore presso il Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” dell’Università di Bologna. Autore di numerose pubblicazioni e ideatore del Centro per le comunità Solari, un’associazione privata senza scopo di lucro, spin-off dell’Università di Bologna, nata nel 2015 con il compito di studiare e sviluppare strumenti utili per accompagnare le famiglie nella transizione energetica verso un Mondo Solare cioè alimentato da energia rinnovabile. Con lui infatti affronteremo il tema delle comunità energetiche.

Lo stile che vogliamo utilizzare nei SustainabiliTALKS© è di una chiacchierata intima, pur se svolta in pubblico. Vogliamo mettere sul tavolo domande e riflessioni che aiutino ad andare al cuore dei problemi più scottanti della transizione alla Sostenibilità e allo Sviluppo Sostenibile. Questo è l’obiettivo anche di questa puntata.

L’episodio è disponibile sul canale dei SustainabiliTALKS© di Apple podcast, Spotify, Spreaker, Google podcast, Anchor e Pocket Casts.

Inoltre, per chi volesse assistere al video, la registrazione è disponibile sul canale Youtube  di Exsulting.

 

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