HSE Manager e Sostenibilità è un matrimonio di convenienza sicura, e forse potrebbe esserlo “d’amore”, per così dire, per alcune caratteristiche particolari dei due “sposi”. Vediamo perché.
Sostenibilità in pratica
Sostenibilità è una parola sulla bocca di tutti. Più o meno come “Economia Circolare”. Ma scendendo nel concreto le cose si fanno più complicate. Per la maggior parte delle persone la sostenibilità è una questione “ambientale”, oppure “filantropica”. Niente di male, intendiamoci.
Ma le imprese hanno grandi opportunità da cogliere, nella pratica della Sostenibilità “propriamente intesa”.
L’approccio integrato alla Sostenibilità aziendale cambia radicalmente il modo di fare impresa. Il “focus” si sposta verso la generazione di Valore per tutti gli stakeholders. Non ci si accontenta più di una crescita solo quantitativa, senza considerare minacce e opportunità. Tutti abbiamo visto imprese crescere in output e fatturato e finire fallite per mancanza di visione globale del contesto operativo.
Quale scopo
Lo scopo della Sostenibilità integrata in breve? Migliorare le prestazioni, anche la redditività per gli azionisti, favorendo la tutela dell’ecosistema e lo sviluppo nella società in senso lato.
C’è un documento che meglio di tutti inquadra il tema: è la Linea Guida ISO 26000:2010, per la Responsabilità Sociale delle Organizzazioni. Essa indica chiaramente nella clausola 2.18 che la Responsabilità Sociale dell’organizzazione riguarda l’impatto delle sue decisioni e attività sulla società e sull’ambiente in modo che, attraverso comportamenti etici e trasparenti:
- Contribuiscano allo Sviluppo Sostenibile
- Considerino le aspettative dei portatori d’interesse
- Rispettino le leggi e le norme internazionali di comportamento
- Siano integrate in tutta l’organizzazione
Sviluppo Sostenibile e Sostenibilità Aziendale
Nella clausola 3.3.5 si spiega che, siccome lo Sviluppo Sostenibile riguarda gli obiettivi sociali, economici e ambientali comuni a tutte le persone, esso può riassumere le aspettative della società verso un’organizzazione che voglia agire responsabilmente.
Quindi l’obiettivo complessivo della Responsabilità Sociale di un’organizzazione è di contribuire allo Sviluppo Sostenibile.
Ecco così definiti dalla ISO 26000:2010 i lineamenti di una Sostenibilità Integrata.
17 Obiettivi e 169 Targets per l’eccellenza d’impresa
Lo Sviluppo Sostenibile è sintetizzato nei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e nei loro 169 Targets.Per realizzare la Sostenibilità l’impresa deve conciliare nelle sue attività e processi, le attese economiche, ambientali e sociali dei suoi stakeholders. Come farlo?
La risposta a questo enigma viene dalla Sostenibilità utilizzata come strategia di gestione industriale eccellente. Quello che noi di Exsulting chiamiamo Sostenibilità Integrata o “Embedded Sustainability”, che dà nome al nostro ESIndex®.
La Sostenibilità è proprio eccellenza d’impresa. Essa considera opportunità e minacce posti dal contesto nelle tre dimensioni e aiuta a trarne il meglio.
Essa va applicata in ogni processo, a ogni livello. Servono un forte impegno della leadership aziendale e il pieno coinvolgimento dei collaboratori e delle funzioni dell’impresa. Le aziende che l’hanno fatto vedono migliorare i propri conti. Parimenti il loro valore sul mercato e le loro quotazioni. Migliorano la marginalità e la reputazione, aprendosi nuovi mercati e scampando minacce che affondano i loro competitors.
HSE manager e Sostenibilità
E dunque: cosa c’entrano HSE manager e Sostenibilità? Poche figure nell’azienda hanno la visione ampia e profonda dei processi come i responsabili sicurezza e ambiente. Per loro è normale avere una visione dettagliata dei processi. Devono valutare le minacce e prevenirle. Sono i meglio attrezzati a impostare il bilancio di input e output dei processi. Questo serve a individuare opportunità di migliorarne il saldo materiale, energetico e ambientale.
Essi conoscono le necessità di innovazione per prevenire minacce serie dovute a sostanze presenti nei processi o nei prodotti. Sono abituati a ragionare in termini di sistemi di gestione e a integrarli ad ampio spettro su tutte le aree di attività. Infatti, la sicurezza delle persone e dell’ambiente va trattata a livello globale, non di funzione.
Competenza dell’HSE manager e Sostenibilità
Conoscendo gli HSE di alcune delle maggiori aziende italiane, vedo un livello di competenza da top management. A volte a livello executive. Questo bagaglio di visione ed esperienza, integrato nelle decisioni strategiche, può avviare l’impresa sulla strada giusta per esplorare nuovi modelli di business, innovazione di prodotto e di processo. Può suggerire nuove aree di mercato e altre opportunità che la Sostenibilità integrata presenta in continuazione.
Può migliorare il trattamento delle “minaccia” fino a neutralizzarle per quanto possibile. Oppure rimuoverne o trasferirne il rischio ove possa essere trattato con più efficienza.
Insomma, quando la ricerca della Sostenibilità si fa seria, il responsabile di sicurezza e ambiente diviene determinante. Se ben supportata è questa figura che può portare la Sostenibilità aziendale a uno straordinario grado di efficacia.
Exsulting per gli HSE manager
Cosa possiamo fare noi per favorire questo passaggio? Attraverso ESIndex® l’HSE può portare ai vertici dell’impresa una valutazione globale della gestione di minacce e opportunità attuale. Di quanto la sostenibilità sia più o meno impiegata per gestire l’incertezza. E di come si potrebbe fare a migliorare, fino all’eccellenza, le performance aziendali attraverso la sostenibilità integrata
In diversi casi questo abbiamo visto che permette all’HSE di diventare il perno di una rinnovata e più integrata sostenibilità aziendale. Con l’effetto collaterale di rafforzare il ruolo del manager all’interno della struttura aziendale.
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