Sostenibilità è efficacia

Sostenibilità è Efficacia: il successo si costruisce dietro le quinte

Ricordando che la Sostenibilità è efficacia, continua il nostro viaggio alla scoperta della “Squadra meravigliosa” che costruisce il successo di Exsulting giorno dopo giorno.

Oggi è il turno di Giovanna Berton, quasi sempre silenziosa protagonista delle nostre operazioni. È lei che assicura il funzionamento della “macchina”, ma non solo. Con la sua proverbiale discrezione, una sensibilità profonda e un background culturale oggi raro, sa suggerire delicatamente gli aggiustamenti essenziali a ogni nostra idea.

Formalmente riveste il ruolo di responsabile del Marketing. Ma per noi, che forniamo servizi di consulenza strategica completamente personalizzati, il marketing è relazioni umane. Abbiamo bisogno di costruire rapporti basati su fiducia, stima e rispetto per poter aiutare le imprese. Non si fa questo marketing “un tanto al chilo”. C’è bisogno di sensibilità, di intelligenza relazionale e di uno sguardo attento ai bisogni delle persone prima di tutto.

Oltre a questo Giovanna coordina la nostra fitta rete di partnership. Tale è il modello collaborativo che abbiamo scelto per svilupparci e mantenere efficaci e operative queste complesse interazioni è un lavoro enorme e vitale. Visto come sta andando, ci riesce in modo perfetto.

Ascoltiamo ora la viva voce di Giovanna Berton che si racconta ai lettori del Blog di Exsulting.

Una storia professionale interdisciplinare

Quando racconto la mia storia professionale c’è una parola-chiave ricorrente attorno alla quale costruire la narrazione: interdisciplinarità. Fin dalle scuole superiori, ho scelto percorsi trasversali e non iper-specializzati, come se dedicandomi con abnegazione ad un unico argomento rischiassi di perdermi qualcosa là fuori…

Così è stato spontaneo frequentare un istituto tecnico che proponesse economia aziendale contemporaneamente a storia dell’arte, geografia economica e tre lingue straniere. Fino alla scelta di Ca’ Foscari a Venezia per una laurea all’epoca pionieristica: Economia della cultura. Il nobile obiettivo del corso era favorire il travaso di conoscenze e competenze di carattere organizzativo ed economico-finanziario. Questo in un settore – quello culturale – che almeno in Italia è stato viziato da un approccio poco incline alla sostenibilità e ostativo nel rendere la cultura un vero e proprio valore. Sorrido all’idea di quando alcuni colleghi iscritti invece a discipline prettamente artistiche ci ammonivano per essere rei di “mercificare l’arte”. L’obiettivo invece era consentire (anche a loro) di operare in un contesto definibile professionale e più solido.

Se Sostenibilità è efficacia, qui avrei dovuto accorgermi che il termine sostenibilità mi avrebbe fatto compagnia a lungo…

Dalla produzione culturale al Web marketing
Giovanna Berton
Photo credit: Leonardo Ferri

Ho avuto l‘opportunità di iniziare a lavorare già prima della laurea sempre in contesti pertinenti alla produzione culturale che univano l’organizzazione alla creatività, soprattutto nello spettacolo dal vivo.

E’ accaduta poi un’apparente interruzione di questo trade off creatività-organizzazione coinciso con il mio rientro a Verona, quando scelsi di tornare a studiare per approfondire – era il 2013 – l’e-commerce e complessivamente il web marketing. Fu una scelta saggia che mi permise di farmi trovare pronta nell’intercettare l’interesse di Gruppo Contec verso l’ambito della comunicazione. La crisi era arrivata anche in Italia e stava toccando profondamente il settore dell’engineering che lavorava al servizio dell’industria, a sua volta congelatasi negli investimenti.

All’interno di Gruppo Contec, oggi lavoro per Pronext che mi consente di mantenere intatto questo binomio di intuizione e creatività legato alla più concreta organizzazione e sostenibilità economico-finanziaria: nella stessa conversazione possiamo parlare del colore scelto per un banner e degli ammortamenti previsti nel prossimo bilancio.

 

Da Pronext, Gruppo Contec, a Exsulting: il potere delle buone relazioni

Ho conosciuto Exsulting attraverso il potere delle buone relazioni.

Un paio di anni fa Pronext ha conosciuto Federico Fioretto su sensibilizzazione di Stefano Ferranti di New!, organizzazione milanese che si occupa di strategie di comunicazione. Pronext investe una discreta parte delle proprie risorse in pubbliche relazioni atte a creare rete. Ciò è utile sia per le diverse progettualità che realizza internamente sia per aiutare altri partner a trovare le competenze necessarie per azioni specifiche.

E’ così che Pronext si è costruita nel tempo il ruolo che nel basket sarebbe quello del playmaker, venendo chiamata a dare una visione strategica ma anche individuare elementi concreti per guidare l’attacco verso l’obiettivo.

“Vediamo cosa ne pensa Pronext…” è una delle frasi che sentiamo più spesso.

Differenziarsi per portare i vantaggi della Sostenibilità

All’interno della squadra di Exsulting contribuisco e affianco – a seconda dei casi – la condivisione delle scelte sia strategiche sia operative negli ambiti del marketing e del business development.

Una delle sfide più impegnative è quella di posizionarsi in modo qualificato e professionalmente riconosciuto, staccandosi dallo stuolo di millantatori che cavalcano in modo speculativo l’argomento della sostenibilità: oltre ad offrire consulenze senza valore, il danno arrecato è quello di consolidare una distorta percezione della sostenibilità tra le aziende che ritengono di essere compliant quando invece l’approccio corretto le porterebbe ad avere vantaggi ben maggiori.

Meglio un certificato a pagamento di sostenibilità nel cassetto o un’organizzazione virtuosa che genera valore – anche monetizzabile – in grado di gestire i cambiamenti del mercato?

Restituire per creare un nuovo paradigma

Giovanna BertonLa collaborazione con Exsulting mi avvantaggia da due punti di vista. Il primo, più personale: lavorare attorno alla sostenibilità integrata mi permette di restituire quanto ho preso in prestito fino ad oggi per raggiungere la maturità e la consapevolezza accumulate come persona e cittadina. Mi sento chiamata a contribuire con gli strumenti che ho a disposizione per attivare un paradigma economico e sociale diverso, evoluto e più aderente alle concrete sfide che il mondo oggi ci presenta.

Il secondo aspetto è professionale. Con Exsulting ho l’opportunità di conoscere sia aziende che hanno già intrapreso il percorso di sostenibilità diventandone eccellenti promotori sia leader che si stanno impegnando – ben oltre il formale mansionario – per integrare i propri processi nell’ottica positiva della sostenibilità. Storie aziendali e personali intense ed ammirevoli che potrebbero essere raccontate alla pari delle narrazioni imprenditoriali più note.

Partnership basata su una profonda sintonia

Fin dal primo racconto che abbiamo ascoltato su Exsulting attraverso le parole di Federico Fioretto, Pronext ha sentito una chiara sensazione di sintonia. Non tanto per – l’allora assente – conoscenza sulla sostenibilità integrata, bensì per la professionalità sottostante alla mission nella quale ci siamo riconosciuti con facilità.

Senza rendercene conto in modo esplicito, operavamo già con alcuni dei principi che guidano la sostenibilità. Se sostenibilità è efficacia, per noi l’efficacia è un mantra quotidiano. E’ stato immediato, quindi, sintonizzare la nostra creatività “di metodo” con l’esigenza di affermazione qualificata di Exsulting.

Parlando di creatività, mi piace molto curiosare e nel mio piccolo stimolare la squadra con quel pizzico di #trendtopic sempre utile per conoscere cosa succede attorno a noi. 

L’entusiasmo alla base dell’esperienza

Lavorare per diffondere con metodo la sostenibilità integrata d’impresa è un impegno così pregevole che, almeno nel mio caso, l’entusiasmo ne è parte costitutiva. Non si può restare indifferenti alla qualità delle opportunità che possono essere costruite e talvolta, anzi, sono già pronte per essere colte senza troppo sforzo.

La sostenibilità integrata d’impresa racchiude una visione del futuro positiva, ma non idealista, e senza dubbio collettiva perché l’innesco dei benefici all’interno della propria organizzazione assume valore sia per la comunità di prossimità sia in senso più ampio. Questo vuol dire “sostenibilità è efficacia”. A prescindere dalla vita che conduciamo, viviamo nello stesso contesto e popoliamo le medesime dinamiche: è ottuso pensare al presente e al futuro per compartimenti stagni, soprattutto da un decennio a questa parte.

Sarò brutale ma se non ti evolvi, muori. E’ importante progettare il futuro perché è lì che vivremo: riconosco a questa frase un valore di consapevolezza e responsabilità civile preziosissimo.

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Ricordando che la Sostenibilità è efficacia, continua il nostro viaggio alla scoperta della “Squadra meravigliosa” che costruisce il successo di Exsulting giorno dopo giorno.

Oggi è il turno di Giovanna Berton, quasi sempre silenziosa protagonista delle nostre operazioni. È lei che assicura il funzionamento della “macchina”, ma non solo. Con la sua proverbiale discrezione, una sensibilità profonda e un background culturale oggi raro, sa suggerire delicatamente gli aggiustamenti essenziali a ogni nostra idea.

Formalmente riveste il ruolo di responsabile del Marketing. Ma per noi, che forniamo servizi di consulenza strategica completamente personalizzati, il marketing è relazioni umane. Abbiamo bisogno di costruire rapporti basati su fiducia, stima e rispetto per poter aiutare le imprese. Non si fa questo marketing “un tanto al chilo”. C’è bisogno di sensibilità, di intelligenza relazionale e di uno sguardo attento ai bisogni delle persone prima di tutto.

Oltre a questo Giovanna coordina la nostra fitta rete di partnership. Tale è il modello collaborativo che abbiamo scelto per svilupparci e mantenere efficaci e operative queste complesse interazioni è un lavoro enorme e vitale. Visto come sta andando, ci riesce in modo perfetto.

Ascoltiamo ora la viva voce di Giovanna Berton che si racconta ai lettori del Blog di Exsulting.

Una storia professionale interdisciplinare

Quando racconto la mia storia professionale c’è una parola-chiave ricorrente attorno alla quale costruire la narrazione: interdisciplinarità. Fin dalle scuole superiori, ho scelto percorsi trasversali e non iper-specializzati, come se dedicandomi con abnegazione ad un unico argomento rischiassi di perdermi qualcosa là fuori…

Così è stato spontaneo frequentare un istituto tecnico che proponesse economia aziendale contemporaneamente a storia dell’arte, geografia economica e tre lingue straniere. Fino alla scelta di Ca’ Foscari a Venezia per una laurea all’epoca pionieristica: Economia della cultura. Il nobile obiettivo del corso era favorire il travaso di conoscenze e competenze di carattere organizzativo ed economico-finanziario. Questo in un settore – quello culturale – che almeno in Italia è stato viziato da un approccio poco incline alla sostenibilità e ostativo nel rendere la cultura un vero e proprio valore. Sorrido all’idea di quando alcuni colleghi iscritti invece a discipline prettamente artistiche ci ammonivano per essere rei di “mercificare l’arte”. L’obiettivo invece era consentire (anche a loro) di operare in un contesto definibile professionale e più solido.

Se Sostenibilità è efficacia, qui avrei dovuto accorgermi che il termine sostenibilità mi avrebbe fatto compagnia a lungo…

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Ho avuto l‘opportunità di iniziare a lavorare già prima della laurea sempre in contesti pertinenti alla produzione culturale che univano l’organizzazione alla creatività, soprattutto nello spettacolo dal vivo.

E’ accaduta poi un’apparente interruzione di questo trade off creatività-organizzazione coinciso con il mio rientro a Verona, quando scelsi di tornare a studiare per approfondire – era il 2013 – l’e-commerce e complessivamente il web marketing. Fu una scelta saggia che mi permise di farmi trovare pronta nell’intercettare l’interesse di Gruppo Contec verso l’ambito della comunicazione. La crisi era arrivata anche in Italia e stava toccando profondamente il settore dell’engineering che lavorava al servizio dell’industria, a sua volta congelatasi negli investimenti.

All’interno di Gruppo Contec, oggi lavoro per Pronext che mi consente di mantenere intatto questo binomio di intuizione e creatività legato alla più concreta organizzazione e sostenibilità economico-finanziaria: nella stessa conversazione possiamo parlare del colore scelto per un banner e degli ammortamenti previsti nel prossimo bilancio.

 

Da Pronext, Gruppo Contec, a Exsulting: il potere delle buone relazioni

Ho conosciuto Exsulting attraverso il potere delle buone relazioni.

Un paio di anni fa Pronext ha conosciuto Federico Fioretto su sensibilizzazione di Stefano Ferranti di New!, organizzazione milanese che si occupa di strategie di comunicazione. Pronext investe una discreta parte delle proprie risorse in pubbliche relazioni atte a creare rete. Ciò è utile sia per le diverse progettualità che realizza internamente sia per aiutare altri partner a trovare le competenze necessarie per azioni specifiche.

E’ così che Pronext si è costruita nel tempo il ruolo che nel basket sarebbe quello del playmaker, venendo chiamata a dare una visione strategica ma anche individuare elementi concreti per guidare l’attacco verso l’obiettivo.

“Vediamo cosa ne pensa Pronext…” è una delle frasi che sentiamo più spesso.

Differenziarsi per portare i vantaggi della Sostenibilità

All’interno della squadra di Exsulting contribuisco e affianco – a seconda dei casi – la condivisione delle scelte sia strategiche sia operative negli ambiti del marketing e del business development.

Una delle sfide più impegnative è quella di posizionarsi in modo qualificato e professionalmente riconosciuto, staccandosi dallo stuolo di millantatori che cavalcano in modo speculativo l’argomento della sostenibilità: oltre ad offrire consulenze senza valore, il danno arrecato è quello di consolidare una distorta percezione della sostenibilità tra le aziende che ritengono di essere compliant quando invece l’approccio corretto le porterebbe ad avere vantaggi ben maggiori.

Meglio un certificato a pagamento di sostenibilità nel cassetto o un’organizzazione virtuosa che genera valore – anche monetizzabile – in grado di gestire i cambiamenti del mercato?

Restituire per creare un nuovo paradigma

Giovanna BertonLa collaborazione con Exsulting mi avvantaggia da due punti di vista. Il primo, più personale: lavorare attorno alla sostenibilità integrata mi permette di restituire quanto ho preso in prestito fino ad oggi per raggiungere la maturità e la consapevolezza accumulate come persona e cittadina. Mi sento chiamata a contribuire con gli strumenti che ho a disposizione per attivare un paradigma economico e sociale diverso, evoluto e più aderente alle concrete sfide che il mondo oggi ci presenta.

Il secondo aspetto è professionale. Con Exsulting ho l’opportunità di conoscere sia aziende che hanno già intrapreso il percorso di sostenibilità diventandone eccellenti promotori sia leader che si stanno impegnando – ben oltre il formale mansionario – per integrare i propri processi nell’ottica positiva della sostenibilità. Storie aziendali e personali intense ed ammirevoli che potrebbero essere raccontate alla pari delle narrazioni imprenditoriali più note.

Partnership basata su una profonda sintonia

Fin dal primo racconto che abbiamo ascoltato su Exsulting attraverso le parole di Federico Fioretto, Pronext ha sentito una chiara sensazione di sintonia. Non tanto per – l’allora assente – conoscenza sulla sostenibilità integrata, bensì per la professionalità sottostante alla mission nella quale ci siamo riconosciuti con facilità.

Senza rendercene conto in modo esplicito, operavamo già con alcuni dei principi che guidano la sostenibilità. Se sostenibilità è efficacia, per noi l’efficacia è un mantra quotidiano. E’ stato immediato, quindi, sintonizzare la nostra creatività “di metodo” con l’esigenza di affermazione qualificata di Exsulting.

Parlando di creatività, mi piace molto curiosare e nel mio piccolo stimolare la squadra con quel pizzico di #trendtopic sempre utile per conoscere cosa succede attorno a noi. 

L’entusiasmo alla base dell’esperienza

Lavorare per diffondere con metodo la sostenibilità integrata d’impresa è un impegno così pregevole che, almeno nel mio caso, l’entusiasmo ne è parte costitutiva. Non si può restare indifferenti alla qualità delle opportunità che possono essere costruite e talvolta, anzi, sono già pronte per essere colte senza troppo sforzo.

La sostenibilità integrata d’impresa racchiude una visione del futuro positiva, ma non idealista, e senza dubbio collettiva perché l’innesco dei benefici all’interno della propria organizzazione assume valore sia per la comunità di prossimità sia in senso più ampio. Questo vuol dire “sostenibilità è efficacia”. A prescindere dalla vita che conduciamo, viviamo nello stesso contesto e popoliamo le medesime dinamiche: è ottuso pensare al presente e al futuro per compartimenti stagni, soprattutto da un decennio a questa parte.

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